29 novembre 2015 – Monti Lattari: IL MONTE ‘MOLARE’ DA AGEROLA LUNGO L’ALTA VIA DEI MONTI LATTARI
Quota massima : Monte S. Michele o ‘Molare’ (1444 m)
Dislivello : 700 m circa
Sviluppo totale del percorso a/r : 12 km circa
Durata: ore 7 comprese soste
Difficoltà: E/EE (per lo sviluppo lineare lungo e presenza di roccette)
Equipaggiamento: escursionistico da montagna (scarponi, giacca a vento, mantellina antipioggia, guanti e cappello) + pranzo al sacco ed acqua
Mezzi di trasporto: auto proprie
Carta dell’escursione: carta dei sentieri dei Monti Lattari (CAI Sez. Napoli e Cava dei Tirreni) scala 1:30.000
Accompagnatori: Giuliana Alessio CAI Napoli 339 6545655
IMPORTANTE: si richiede l’iscrizione all’escursione entro venerdì 9 ottobre in Sede CAI o tramite cellulare ai fini di confermare la prenotazione del pullman
Scheda Monte Molare 11 ottobre 2015
In questa escursione percorreremo uno dei tratti più suggestivi e selvaggi della catena dei Monti Lattari, lungo il versante nord-orientale del Gruppo montuoso del Sant’Angelo a Tre Pizzi, che ci porta, partendo dalla frazione Bomerano di Agerola al M. Molare (1444 m), cima più elevata del Gruppo dei M. Lattari.
L’itinerario proposto parte dalla località Locoli posta nel settore nord dell’abitato di Bomerano di Agerola) da dove inizia il sentiero; questo tratto corre lungo un’antica via che prima del 1900 collegava Agerola ai paesi del napoletano; in leggera e costante salita si arriva su di una cresta in località Crocelle da dove ci si innesta sul sentiero 300 (Alta Via dei Monti Lattari) che percorre la cresta; da tale cresta già si gode di un magnifico colpo d’occhio sull’imponente gruppo di Sant’Angelo a Tre Pizzi. Proseguendo sul sentiero 300 si sviluppa la parte più suggestiva dell’itinerario, in quanto il sentiero diventa un lungo traverso, come una cengia, nella vegetazione fittissima, che a tratti scopre alla vista le vertiginose pareti di roccia esposte a Nord-Est del Molare, Canino e Cardara (Tre Pizzi), in un ambiente quanto mai selvaggio ed incontaminato. Dopo vari tornanti si attraversa una zona di intenso taglio del bosco, e superando un tratto finale del sentiero con qualche facile roccetta, si perviene sul sentiero 50, lungo il tratto che coincide con l’Alta Via 300, dove piegando a sinistra si continua e si incontra la sorgente dell’Acqua Santa, esigua ma ben fresca, che sgorga da un contatto roccioso fra rocce a diversa permeabilità, ovvero i calcari e le marne, rocce argillose che essendo relativamente impermeabili, determinano questo sfioro d’acqua. Subito dopo la sorgente si segue il sentiero di sinistra ovvero la continuazione dell’Alta Via dei Lattari, e si arriva, dopo aver guadagnato la cresta e trascurando il bivio a destra per la Croce della Conocchia, con ripida salita finale al M. S. Michele o ‘Molare’ (m 1444) la cui sommità è contraddistinta da una grande croce in legno. Lo sguardo da qui spazia sul Vesuvio, Napoli e tutta la penisola sorrentina, sulla costa e su Capri. Il ritorno avverrà lungo lo stesso percorso dell’andata.